ARCHEOLOGIA E MATERIALI METALLICI:
IL CASO DI VILLA B NEL SITO UNESCO DI OPLONTIS
Adele Lagi, Maria Previti
Soprintendenza - Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
Pompei via Villa dei Misteri 2, 80045 Pompei (NA)
maria.previti@beniculturali.it
Le strutture archeologiche non rappresentano l’immagine originale del bene, ma sono il risultato di eventi e azioni susseguitesi nel tempo. Per fini scientifici o di valorizzazione esse sono spesso oggetto di interventi ricostruttivi finalizzati al recupero, sovente teorico, di quello che doveva essere l’aspetto originario.
Nell’ambito di tali processi, si è fatto largo uso di materiali metallici e il contributo intende analizzare gli esiti, a distanza di alcuni decenni del loro impiego, nelle aree archeologiche vesuviane, in particolare verificando interventi, quali coperture provvisorie, solai ed elementi di rinforzo strutturale realizzati nella c.d. villa B del sito UNESCO di Oplontis.
La valutazione critica di quanto realizzato in passato è, infatti, fondamentale, per capire come questi elementi hanno interagito con le strutture murarie nel corso degli anni e come la materia è stata trattata, allo scopo di meglio definire quanto oggi necessario per la conservazione delle strutture, considerando cosa può essere manutenuto e cosa dovrà essere necessariamente sostituito.